lunedì 22 aprile 2013

Galilei apre la strada verso l'astronomia ottica

La nostra penisola,nonostante il grande contributo dato alla scienza nel corso della storia,non può arrogarsi il merito di aver dato i natali all'inventore del cannocchiale,strumento senza il quale lo studio del firmamento si sarebbe certamente fermato ad uno stadio di pura classificazione e nomenclatura degli astri,ma certamente è italianissimo,anzi pisano,colui che perfezionò,seppur empiricamente,lo strumento inventato nel 1608 dall'ottico olandese Hans Lippershey.

Sto parlando di Galileo Galilei,padre della scienza moderna e il cui studio degli astri per mezzo del suo ''gioiellino'' segnò certamente una svolta epocale,addirittura scandalosa per l'epoca (la santa Inquisizione proprio in quegli anni si rese colpevole dei più gravi reati contro i liberi pensatori del XVII secolo,cito solo Giordano Bruno per ricordare uno dei tanti..).

Lo schema di funzionamento del cannocchiale concavo galileiano può essere osservato in questo link.
 
Galileo concentrò le proprie energie e osservazioni verso l'astro a noi più vicino:la Luna,studiandone moti,cicli e fasi.
Di grande interesse sono anche gli studi condotti sulla composizione della Via Lattea e sui 4 maggiori satelliti di Giove,detti appunto galileiani o medicei.
Tutti i suoi studi confluirono poi nel Sidereus Nuncius,pubblicato il 12 marzo 1610.

Ma siamo ancora all'inizio.......

DG


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